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Channel: Commenti a: Rifardiarsi
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Di: Francesco Palazzo

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Per Gigi: vuoi da me i miei nomi di fiducia? Ma guarda che tu sei chiamato, come me, come tutti, a continui atti di responsabilità e di valutazione. Partendo da questo punto di vista, non credo di avere dscritto mondi particolari, non c’è da descrivere mondi o fare nomi di salvatori della patria. Non siamo mica a scuola. C’è solo da comprendere, ed è un esercizio complicato me ne rendo conto, in cui applicarsi volta per volta, guardando il mondo della politica, di cui noi facciamo parte a pieno titolo, quale sia la soluzione che ci permette di fare qualche passo in avanti. Vuoi chiamarlo il meno peggio? D’accordo. Ma il meno peggio è sempre meglio del pessimo. Spesso guardiamo alle cose della politica come quei bambini che si trovano al luna park e attendono che il papaà gli compri lo zucchero filato o li metta all’infinito nella giostra preferita. La politica la determiniamo tutti, ogni giorno, se non si parte da questa prospettiva trascoreremo tutta la vita a lamentarci.
Per Valentina: non c’è, secondo me, la vera politica, così come non c’è la vera religione o la vera famiglia. Non c’è stato un tempo in cui la politica era vera, perchè sempre ci sono stati momenti in cui si è andati avanti e altri periodi in cui si è tornato indietro. La politica è quella che c’è, quella che vedi oggi,non ci sono, ora ci vuole, mondi in cui la politica è stata o è un meccanismo perfetto. Concordo sulla possibilità di puntare sull’individuo e sui suoi bisogni reali, ma la politica deve mettere insieme l’individuo collettivo. Non basta dire, o pensare, di avere raggiunto qualche traguardo da soli. Ci si può accaontentare, ma la politica è un’altra cosa.


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