Cristi, se permetti ti dico che la tua impressione è sbagliata. Io ho usato la logica, forse tu hai sorvolato su certe affermazioni di alajmo. Forse è lui che chiami “il cuoco”? Io lo chiamo semplicemente con il suo cognome. Io ho espresso la mia opinione sulla non-politica palermitana, che essendo non-politica non merita di essere legittimata col voto, questione di logica appunto. Ora, se un utente, palazzo, vuole negarmi il diritto di non scegliere (per me non esiste nemmeno il meno peggio tra i candidati all’ufficio di collocamento elettorale palermitano) e mi “offende” ritenendo addirittura che “non la racconterei giusta”, l’ironia (bada bene, non scrivo derisione) mi è sembrata la reazione piu’ appropriata.
Il signor alajmo ha colto l’occasione per fare “il delicato”, o forse il professorino sconfortato oltre che delicato, e si lamenta dell’impossibilità di dibattere, lui dall’alto di un (molto) presunto ruolo di intellettuale che per quanto mi riguarda io non gli riconosco. E poi, il signor alajmo, tira fuori concetti totalmente insensati e inopportuni, tra fascismo, stupidità, e banditi. In un certo senso è venuto a cercare risposte adeguate. Perchè, sinceramente, in questo blog io non ho mai letto dibattiti o idee di gestione della città da parte dell’intellettuale alajmo. Ho letto, invece, le sue ripetute liste dei dolori palermitani, cosa che fanno tutti i palermitani, a cominciare dai venditori ambulanti, senza per questo considerarsi intellettuali. Ripeto, a questo punto elencare le liste dei dolori mi sembra esercizio, o tecnica, facile che non smuove nessuna coscienza, contrariamente alle idee rivoluzionarie. A proposito di fascismo, io considero quantomeno antidemocratico l’atteggiamento di chi vorrebbe imporre a quelli come me di recarsi alle urne per andare a votare quelli che loro stessi, solo loro pero’, considerano i meno peggio, e aggiungo che li ritengo anch’essi colpevoli della deriva della Sicilia, in quanto con il loro voto legittimano una “classe pseudo-politica” che ha portato la Sicilia alla decadenza; nonostante le continue negazioni dell’evidenza, da parte dei responsabili, ogni volta che vengono pubblicate statistiche e classifiche sulla qualità della vita in Italia.
Correggo un dettaglio: io una volta sola sono entrato nel blog di alajmo, in quell’occasione ho letto un’idea per migliorare la qualità della vita in Sicilia. Il signor alajmo affermava di essere d’accordo con un politico (se non ricordo male si trattava di un politico), il quale aveva dichiarato che “davanti all’evidente incapacità dei politici locali di gestire la Sicilia, davanti al fallimento, non ci resta che vendere la Sicilia ai privati, italiani settentrionali e stranieri, affinchè la possano gestire usando criteri manageriali che noi non conosciamo e siamo incapaci di usare”, era piu’ o meno questo il senso dell’affermazione che il signor alajmo sottoscriveva.
Ora, invece, considera strani i ragionamenti di chi MAI voterà il meno peggio.
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Di: GIGI
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